

Fatemi capire..se è vero come è vero che ogni sera il cielo si tinge di tonalità rossastra al calar del sole…perchè diamine il giorno dopo non è bel tempo????? Così spinosa da esser degna di una puntata di Quark, credo che la questione possa far perdere il senno a molti nostri lettori.
Indi per cui, pur non andando a riesumare la mummia di Piero Angela, vi proponiamo di dissetare la vostra curiosià presentandovi una profumatissima Birra Gregoire, che più ambrata non si può, e cliccando qui sotto.
Mentre voi, gentili, curiosi e assetati leggete l’intrigante significato del proverbio popolare, i nostri sommelier Andres Ariza e Luca Civerchia non pettinano bambole ma sfornano schede organolettiche come se piovesse (Il cielo è rosso?).
Vi sorprenderà apprendere che quanto sostenevano i nostri parenti è confermato persino dalla scienza.
Ora sappiamo che sono i venti occidentali atlantici a portare tempo umido e piovoso, ma se il cielo a ovest si pulisce allora avremo tramonti che più rossi non si può.
Legata al mondo dei pastori e dei lupi di mare, il proverbio nasce in Inghilterra. Se ne trova traccia addirittura nel 1395.
La luce solare, ci dice la scienza, è una radiazione elettromagnetica composta da varie frequenze. Ogni frequenza corrisponde a un colore. Passando attraverso l’atmosfera la luce solare viene deviata, a seconda della frequenza la deviazione cambia.
La radiazione vicina al rosso, che si verifica quando il sole è basso nei cieli, è in grado di attraversare l’atmosfera e quindi il cielo si tinge di quel colore.
Soddisfatti?
Esame visivo: Colore ambra giovane, intenso con riflessi ruggine. Schiuma bianca, leggermente tendente al nocciola, poco compatta e persistente. Buona carbonatazione.
Esame olfattivo: Complessa con aromi primari e secondari. Note di tostato, frutta rossa, cacao e decisa nota di malto.
Esame gusto/olfattivo: Corposa, leggermente amara e con una discreta effervescenza. Ottimo bilanciamento, il corpo importante è supportato da una buona freschezza e da una tendenza dolce che ricorda il malto. Finale decisamente secco con buona persistenza.
Abbinamenti consigliati: primi piatti, ragù di carne, formaggi mediamente stagionati o a crosta fiorita. Salumi fino agli arrosti di carni bianche e rosse.
Titolo alcolimetrico: 5,6% vol.
Temperatura di Servizio: 10/12°